Specialisti Digitali ha fatto il cambio armadio, quello che tutti i brand dopo un periodo di tempo (fortunatamente più lungo di sei mesi) devono fare se vogliono mantenere una coerenza tra ciò che sono e ciò che comunicano: ha dismesso vecchi abiti, quelli che ormai stavano troppo stretti, e ha rinnovato la propria Brand Identity.
Nel tempo i valori di un brand cambiano, si diversificano, acquistano nuove sfumature ed è importante che questi cambiamenti vadano comunicati al proprio pubblico. Prima di vedere da dove siamo partiti e dove siamo arrivati, con tutti gli step intermedi, facciamo un passo indietro.
Che cos’è una brand identity?
Brand Identity significa “identità del brand” e altro non è che l’insieme di tutti gli elementi tangibili che un’azienda fa propri per veicolare aspetti intangibili agli occhi dei consumatori o dei propri stakeholder, quali i valori che la muovono e le emozioni che intende trasmettere.
Sono proprio questi valori intangibili la ricchezza più grande di un brand, e sono anche il motivo per cui i consumatori scelgono un determinato brand rispetto ad un suo concorrente. Avere una brand identity solida e coerente significa rendersi riconoscibili agli occhi dei consumatori e aumentare la propria brand awareness.
Da dove siamo partiti
Nel corso del tempo siamo cambiati, siamo cresciuti, abbiamo allargato le nostre aree di competenza e – guardandoci negli occhi – ci siamo detti “è il momento di comunicare questo cambiamento”. Ad occuparsi di ridefinire l’identità visiva di Specialisti Digitali è stato il nostro Visual Designer Pierpaolo.
Tutto è iniziato da una sua richiesta: “ragazzi compilate un documento per favore?”.
Questo gli è servito per identificare le necessità e gli obiettivi del progetto.
Prima di iniziare con la parte operativa, per Pierpaolo è stata infatti necessaria una fase preliminare di analisi in cui mettere in chiaro mission, valori, target, personalità e obiettivi di Specialisti Digitali: quali valori vogliamo comunicare? Quali emozioni vogliamo trasmettere?
I valori
Sono emerse sei parole chiave, che si sono rivelate fondamentali nella fase di creazione del logo e nello sviluppo di tutta l’identità visiva: smart, veloce, fluido, animabile, astratto e minimal.
Il pittogramma e il logotipo
Con le parole eravamo a buon punto, ma come trasmettere questi valori graficamente?
Dopo una serie di sketch e prove su carta, Pierpaolo ha deciso di mantenere un pittogramma identificativo ed affiancarlo al Logotipo “Specialisti Digitali”.
Ha racchiuso in unico segno grafico le 2 iniziali “SD”, utilizzate nella nostra comunicazione interna, e ha inclinato leggermente il pittogramma di 10° per trasmettere un senso di velocità e di tecnologia.
Dopo aver spiegato le proporzioni e le zone di esclusione del logo, ossia quelle zone di vuoto che servono a rispettare le proporzioni del logo quando questo viene affiancato ad altri loghi o elementi grafici, Pierpaolo ha inserito la tavola con il logo nelle sue tre varianti finali:
- il logo originale e primario, verticale con il pittogramma in alto e il logotipo specialisti digitali in basso;
- il singolo pittogramma che utilizziamo spesso come immagine del profilo dei nostri canali social, oppure sui biglietti da visita, sulla carta intestata per preventivi e fatture, ecc.
- il logo in orizzontale, quindi con il pittogramma e il logotipo sulla stessa linea uno di seguito all'altro. Questo viene utilizzato sul nostro sito web oppure in quelle insegne e su quei supporti fisici che si sviluppano molto in larghezza ma poco in altezza;
I colori
Nella scelta della palette colori gli è stato chiesto, in fase di briefing, se fosse possibile mantenere il verde identificativo di SD.
Analisi, studio e prove hanno portato Pierpaolo ad eseguire una leggera variazione, perché il verde che tende al blu è un colore in linea con lo stile e i valori emozionali dell’agenzia: richiama il senso di sicurezza, di professionalità e di calma (grazie alla tonalità del blu).
Allo stesso tempo, giocando su alcuni gradienti, riesce anche a trasmettere l’idea di cambiamento e di innovazione tecnologica. Siamo specialisti ma pur sempre digitali, no?
Per le stesse motivazioni, il font scelto per il logo è il Proxima Nova nel suo peso Extrabold, un Adobe Font geometrico, moderno e adatto per un progetto dal risvolto tech come questo; per il sito web e per i testi, il font utilizzato è stato il Poppins, un carattere tipografico che somiglia molto al Proxima Nova.
Rispetto al Proxima Nova, il Poppins si rivela più adatto con porzioni di testo più lunghe, come nel caso del sito web, della carta intestata, dei manifesti cartacei o delle grafiche social. Infine, e non è un dettaglio da poco, oltre ad avere una migliore leggibilità sul web, il Poppins è un Google Font, e ha quindi è una serie di vantaggi che a livello di sviluppo web molti font non hanno.
Mockup
Per concludere, Pierpaolo ha inserito una serie di mockup con possibili applicazioni della brand identity in contesti reali: dalla tazza al biglietto da visita quadrato, fino ad arrivare anche alle graffette o ad applicazioni più grandi.
Oltre al logo c’è di più
Il logo è, sicuramente, uno dei primi punti di contatto tra l’azienda e i clienti. Quando entriamo su un sito, su una pagina social o mandiamo una mail, la prima cosa che cattura la nostra attenzione – dopo il nome – è il logo. È un timbro, una firma, un segno visivo che ci identifica.
Ma non basta un logo bello ed originale per dire di aver creato un’identità aziendale. La creazione del logo è il risultato di un percorso molto più lungo, fatto di analisi e di introspezione. Solo avendo ben chiara la personalità del brand è possibile creare una brand identity coerente e duratura che consenta di essere riconoscibili e di acquisire la fiducia dei propri clienti, differenziandosi dalla concorrenza.
E tu? Hai mai pensato a quanto potrebbe essere importante per la tua azienda un’operazione di rebranding?