La comunicazione per le PMI: perché la scelta del giusto canale influisce sulla crescita del business
Il primo assioma della comunicazione dice “Non si può non comunicare”. Si comunica sempre, volontariamente o involontariamente.
Stiamo comunicando anche quando non pensiamo di stare comunicando.
C’è allora differenza tra comunicare qualcosa con un audio su Whatsapp, con un post su Facebook, con una foto su Instagram, con un video su YouTube, con una mail istituzionale, con una mail dalla struttura discutibile o con una lettera scritta magistralmente con carta e penna? Assolutamente sì.
McLuhan diceva “Il medium è il messaggio”. In altre parole, lo strumento che utilizziamo per comunicare determina e condiziona il contenuto.
Scegliere, quindi, il giusto strumento è il primo passo per avvicinarsi all’obiettivo che si intende raggiungere.
E questo non vale solo per le grandi aziende.
Anche le PMI non possono prescindere dal considerare come la scelta dello strumento più idoneo possa incidere significativamente sulla crescita del proprio business.
Ogni piattaforma comunicativa ha le sue caratteristiche, le sue potenzialità, si rivolge ad un target più o meno specifico, veicola un determinato messaggio, aiuta a raggiungere un certo obiettivo.
Vuoi aumentare le vendite, generare nuovi lead, aumentare la consapevolezza e reputazione del brand, affermare la tua competenza sul mercato o migliorare il rapporto con i tuoi consumatori?
La tecnica del “scrivo un post e lo condivido su tutti i social” è deleteria e controproducente.
Quale canale scegliere, allora, per far crescere la tua attività?
Ci arriviamo tra poco, procediamo per step.
Innanzitutto:
- Analizza lo scenario: in quale contesto operi, quali sono i tuoi punti di forza e di debolezza, quali potrebbero essere gli scenari futuri per il tuo business e com’è posizionata la tua azienda rispetto ai concorrenti sono aspetti preliminari che vanno analizzati per poi formulare una strategia vincente.
- Ascolta la rete: cosa si dice in rete di te? Le opinioni sono nel complesso positive o negative? Gli strumenti digitali fungono da eco. Immagina di puntare sulla vendita di un prodotto nonostante questo non sia considerato positivamente dal tuo pubblico: si rischierebbe di creare un effetto boomerang e recuperare in termini di credibilità e reputazione potrebbe essere tutt’altro che semplice.
- Analizza e segmenta il tuo pubblico: in termini tecnici il pubblico viene chiamato “target”, e non è un caso. Il pubblico è quel soggetto a cui devi mirare, è il bersaglio che devi centrare. Per colpirlo, però, devi conoscere chi è, cosa fa, quali sono i suoi interessi, desideri, aspettative e qual è il suo comportamento d’acquisto. Una volta capito come si comporta e quali sono i suoi bisogni, potrai creare dei contenuti personalizzati per ogni segmento. Sparare nel mucchio non porta risultati.
- Definisci i tuoi obiettivi: vuoi diventare un’azienda quotata in borsa? Amiamo i sognatori e chi punta gli occhi sempre in alto. Però qui parliamo di obiettivi realistici, raggiungibili e misurabili. Organizza gli obiettivi in maniera gerarchica e secondo le priorità.
Riprendiamo da dove avevamo iniziato: ogni canale ha il suo linguaggio, le sue regole e il suo pubblico. Se “content is king” – diceva Bill Gates – medium is the queen. E si sa che il re, senza la sua regina, non va da nessuna parte.
L’utilizzo delle piattaforme
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Facebook: Facebook rimane ancora oggi, con i suoi 29 milioni di utenti circa, uno dei social network più utilizzati in Italia. I suoi utenti hanno un’età più alta rispetto a quelli di piattaforme quali Instagram e TikTok quindi, se i tuoi clienti ideali non sono i giovanissimi, Facebook potrebbe rivelarsi lo strumento idoneo per intercettarli. Ma la scelta del canale non va fatta solo sulla base del target che si intende raggiungere.
Un altro aspetto che devi necessariamente considerare è il tuo business: Facebook, al contrario di altri social, privilegia i contenuti testuali. Se operi quindi nel settore della moda, della ristorazione o del design – settori in cui le immagini hanno un potere comunicativo più forte rispetto al testo – questo potrebbe non essere il canale più strategico. Si rivela invece utile se vuoi creare una comunità di fan attiva, in quanto il dialogo nei commenti ha ancora un grande appeal, o se vuoi aumentare la consapevolezza del brand. Da dove iniziare?
Crea un piano editoriale e pianifica in anticipo i contenuti da pubblicare, che siano foto, video, offerte, call to action o articoli. Interagisci con gli utenti, rispondi ai commenti e mantieni sempre attivo il dialogo. Monitora poi l’andamento della pagina. Ricorda che i like ai post e alla pagina sono vanity metrics: stabilisci in anticipo gli indicatori di performance da misurare per verificare l’andamento della tua strategia.
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Instagram: Instagram, al contrario di Facebook, privilegia le immagini. Certo, la caption è importante, ma senza un contenuto visual di impatto e che rispecchi la tua attività e la tua brand image non puoi pensare di fare i numeri. Instagram si differenzia da Facebook anche per la sua immediatezza: puoi coinvolgere e dialogare più intimamente con i tuoi utenti e renderli partecipi della tua attività anche tramite stories.
Con questo non sto dicendo che l’uno escluda l’altro. Potrebbe rivelarsi strategico utilizzarli entrambi. I contenuti, in questo caso, dovranno però essere pensati sulla base delle differenze, delle potenzialità e delle regole che governano i due colossi del mondo social. Da dove iniziare?
Apri un profilo Instagram Business, grazie al quale avrai accesso a dati e statistiche relative ai tuoi followers. Puoi conoscere, così, chi sono e in quale momento della giornata sono più attivi. Inserisci in bio una descrizione accattivante della tua azienda e una call to action (come il link al sito o al tuo e-commerce).
Presta molta attenzione all’aspetto visual del tuo profilo: rendi le tue foto e il tuo stile immediatamente riconoscibili. -
YouTube: Il dibattito su YouTube è ancora aperto. C’è chi lo considera un motore di ricerca e chi un social network ed entrambe le scuole di pensiero hanno la loro ragione. Che sia lo strumento in cui ci si diverte a vedere le ultime tendenze è, invece, una definizione vera ma approssimativa.
YouTube è una piattaforma utile anche per le imprese che vogliono crescere in maniera strategica, in quanto diversi sono i vantaggi che può offrire: la comunicazione visuale, nonostante sia più costosa della comunicazione testuale, è più immediata e coinvolgente. Attraverso i video puoi aumentare la brand awareness, grazie a contenuti istituzionali, o puoi mettere in atto una comunicazione informativa sui tuoi prodotti o i tuoi servizi. La regola, sempre valida, è generare valore.
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Twitter: Twitter viene utilizzato dagli utenti per scoprire le notizie, per rimanere aggiornati seguendo profili di enti, associazioni o politici, per condividere informazioni e per entrare in contatto con utenti e altre realtà. Un profilo Twitter aziendale, frequentemente aggiornato con notizie ed eventi, può essere un valido strumento sia per l’aumento della brand reputation sia per le attività di customer care.
Se su Facebook si prediligono i contenuti testuali e su Instagram i contenuti visual, Twitter è il regno dell’incisività, della velocità e della sintesi. Proprio la sua immediatezza lo rende per le aziende un valido strumento di customer care. Il dialogo, lo scambio di opinioni, la creazione di una rete di contatti, lo sviluppo delle relazioni con gli utenti e la capacità di fornire risposte tempestive alle loro domande sono tutti aspetti in grado di favorire la customer satisfaction.
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LinkedIn: conosciuto principalmente come il social network dedicato al lavoro, in grado di mettere in contatto chi cerca e chi offre nuove opportunità, le potenzialità di LinkedIn per le imprese sono molte di più.
LinkedIn è anche lo strumento principe per la comunicazione istituzionale, è il luogo in cui affermare le tue competenze o quelle dei tuoi dipendenti, veicolare vision e mission, aumentare la consapevolezza del brand, acquisire la fiducia di potenziali clienti e aziende partner.
Un brand che viene percepito dai clienti e dai suoi collaboratori come trasparente e aperto al dialogo è un brand che ha tutte le carte in regola per crescere in maniera strategica.
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TikTok: con i suoi video brevi e divertenti e i suoi contenuti leggeri, TikTok è una piattaforma che spopola tra i giovanissimi. Non è lo strumento da utilizzare per una comunicazione informativa e istituzionale destinata ad un target adulto.
Se, dall’analisi preliminare, hai però capito che il tuo pubblico è potenzialmente lo stesso che scorre il feed e si cimenta con TikTok per rientrare nei “Per te”, una domanda più che lecita sarà “quali obiettivi posso raggiungere allora grazie a questo canale?”.
Innanzitutto potresti creare contenuti divertenti che mettano in risalto i tuoi prodotti; successivamente puoi puntare a creare delle challenge, in modo da invogliare le persone ad utilizzare il tuo hashtag e portare così visibilità all’azienda. La parola chiave è “creatività”.
Hai ancora qualche dubbio su quale sia il canale più idoneo?
Dicci quali obiettivi vuoi raggiungere e ti diremo quali strumenti utilizzare per far crescere il tuo business.